La prossima settimana andrà in discussione in Consiglio Comunale a Trento un ordine del giorno il cui primo firmatario è il consigliere Cia della Civica per Trento.
I contenuti e il dispositivo trovano i Verdi del Trentino in completo disaccordo.
Si sollecita infatti il Sindaco a verificare l'ambiente di crescita dei bambini che crescono in famiglie composte da persone gay o lesbiche ed eventualmente a collocare diversamente i bambini, figli di queste coppie. Ma soprattutto a non sponsorizzare e promuovere azioni culturali che sminuiscano il valore del matrimonio fra eterosessuali e il valore della famiglia, cosiddetta “normale”.
E' nostra piena convinzione che si possa crescere bene ed essere felici anche in famiglie omogenitoriali.
La stessa Corte di Cassazione si è espressa in merito alla situazione di famiglie in cui ”almeno uno degli adulti che si dichiara omosessuale è il padre di almeno un bambino”. Lo ha fatto respingendo il ricorso di un padre che si opponeva all'affido del figlio all'ex compagna che conviveva con una donna. Questa sentenza è molto importante perché ha chiarito che “alla base delle controversie sulla omogenitorialità non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza ma soltanto meri pregiudizi”.
Ci sono in realtà fior di studi condotti da prestigiosi istituti di ricerca e da molti psicologi che evidenziano come non si siano mai rilevate in queste famiglie sofferenze di tipo psicologico e sociale. Ma, per rispondere al consigliere Cia, promotore di questa campagna “a favore dei bambini”, vogliamo parlare delle difficoltà di tanti di loro a crescere in famiglie “normali”, con genitori violenti, con tradimenti, separazioni dolorose e divorzi dove i bambini diventano spesso merce di scambio? Famiglie dove avvengono abusi fisici, psicologici e sessuali? Non è certo l'eterosessualità dei genitori, infatti, a tutelare i bambini dalla possibilità di subire i traumi, i dolori e le lacerazioni che spesso riguardano l'infanzia. Per questo motivo, più che parlare di genitori gay o etero si dovrebbe parlare di “buoni genitori”. E qual è il “buon genitore”? E' colui che mette a disposizione il proprio patrimonio genetico o colui che alleva, cresce, accudisce, emancipa? Che dona cura, amore, attenzioni.
L'American Academy of Pediatrics ha pubblicato un importante documento nel quale ribadisce che il benessere dei bambini è influenzato dalla qualità delle relazioni con i genitori, dal senso di sicurezza, dalla competenza e dal sostegno economico e sociale di una famiglia. Perciò crediamo che il tema della omogenitorialità non debba essere affrontato con i parametri dell'ideologia o delle convinzioni religiose. E' un tema laico, prima di tutto, che appartiene allo status di cittadini detentori di diritti. E' la qualità dell'ambiente familiare nel suo insieme che crea bambini sani ed equilibrati. Sono i valori trasmessi, l'affettività dichiarata, l'amore profuso.
Anche le famiglie Arcobaleno, formate da gay o lesbiche hanno un universo parentale che sempre più appoggia e sostiene le loro scelte, le loro famiglie e i loro bambini. Che garantisce figure complementari e ruoli con cui identificarsi. Possono crescere bene i loro figli se trovano il rispetto dell'opinione pubblica, della scuola in primis, e il sostegno delle istituzioni che li tutelano in quanto cittadine e cittadini.
La nostra piena solidarietà va a tutti/e loro, insieme alla vicinanza dei Verdi del Trentino in questo momento doloroso e a fronte di un attacco così violento e omofobo. La nostra attenzione deve essere rivolta soprattutto ai bambini, dice bene il consigliere Cia. Ma non certo con metodi inquisitori, di controllo, invasivi della altrui libertà, morbosi o carichi di pregiudizi.
E' il rispetto dei differenti modi di essere e di sentire, di amare, perché in definitiva di questo si tratta, a informare le azioni della politica. I figli, come dice lo psicologo Antonio Ferro, li facciano le coppie etero o gay che hanno voglia di accudirli con amore.
Lucia Coppola e Marco Ianes
co-portavoce dei Verdi del Trentino |